La “discovery” della tempesta urbanistica e idraulica “ALEX.2” che a insaputa di tutti il 3 ottobre 2022 si è abbattuta su Ventimiglia ha trasformato la campagna elettorale nel gioco della moscacieca.

Rimozione è la parola d’ordine delle tre categorie di candidato sindaco con gli occhi bendati: quella di chi sapeva, quella di chi non poteva non sapere e infine quella di chi anche adesso non sa e che se anche sapesse non capirebbe.

Poi c’è Scullino che invece sapeva troppo e che andava eliminato.

Muovendosi a tentoni e con la benda sugli occhi nel centro cittadino è impossibile evitare il Mercato Annonario.

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Sto parlando del cuore di “RU1-Polo dei servizi Ventimiglia centro” di colore rosso fuoco che la Variante idraulica mette tutta quanta in fascia inondabile A con TR50 anni e per la quale l’articolo 15 delle Norme Tecniche dice che: “Non sono consentiti gli interventi di nuova edificazione, di ampliamento dei manufatti esistenti, e di recupero del patrimonio edilizio esistente eccedenti quelli di restauro o risanamento conservativo.” 

Ci sarebbe anche la Passerella “Squarciafichi” da prendere in considerazione in quella zona, un progetto definitivo che stava tagliando il traguardo dell’appalto quando i tre leghisti “carbonari” hanno tagliato le gambe a Scullino, però nel suo caso potrebbe trovare applicazione l’articolo 15 bis che prescrive sei precise condizioni da riscontrarsi perché un’opera pubblica strategica indifferibile e urgente, come nel suo caso, possa derogare alla disciplina delle fasce inondabili.

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Tornando al Mercato, i fiduciari dell’ingenuo sindaco pochi mesi dopo il loro arrivo hanno avuto una botta di culo nel trovarvi un Dirigente che il 17 novembre 2020 con provvedimento monocratico sotto la soglia dei 40.000 euro -esonerato quindi dall’obbligo di mettere a confronto più offerte al ribasso e da quello di pubblicare l’esito del procedimento- ha nominato con affidamento diretto il “project manager” che se ne sarebbe  occupato, un professionista bravo e alla mano che ti fa sentire come in famiglia.

Tanta roba, però, perché l’incarico in realtà non si limitava al Mercato ma era un vero e proprio passo indietro e una vera e propria abdicazione dell’apparato tecnico comunale che nella determina dirigenziale, al prezzo di € 28.000 di cui € 20.000 come contributo regionale, ha affidato all’interessato l’istruttoria di tutti e 4 gli Ambiti di rigenerazione urbana RU con vaghi e generici indirizzi per l’uso.

Questa la motivazione per carità! più che giustificata: “Il personale in servizio all’Ufficio Tecnico Comunale è impossibilitato a svolgere l’incarico in quanto non dotato di attrezzature adatte e comunque già oberato dalle quotidiane mansioni ad esso affidate”.

Ma poi da cosa nasce cosa e visto che il 30 giugno 2021 scadeva il Bando interministeriale “Interno-Economia&Finanze-Infrastrutture” per un contributo fino a € 5.000.000 ai Comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti su progetti di rigenerazione urbana, lo zelante Dirigente il 9 aprile 2021 per complessivi € 23.472,80 portava a casa del project manager anche l’incarico di buttar giù lo studio di fattibilità con valenza di progetto definitivo dell’area del Mercato coperto- edifico ex-Enel ed ex-liceo Aprosio.

Cosa che il professionista bravo e alla mano ha fatto tempestivamente, consegnando il 1° giugno 2021 quanto doveva.

Uno studio che lo stesso giorno sarà approvato dalla Giunta in linea tecnica, tre giorni dopo trasmesso coi moduli e le impegnative ufficiali al Viminale il quale sette mesi dopo farà sapere sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n.4 del 7 gennaio 2022 di cofinanziare con € 5.000.000 un quadro economico di 16.500.000 lasciando al Comune il compito di trovare gli altri 11 milioni e mezzo.

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Fin qui quello che si può dire sul Mercato.

Tutto quello che viene dopo fino a ieri, quando il guru dei fiduciari mi ha dato dell’imbecille per lesa maestà, è successo a insaputa dei candidati-sindaco e dei loro paraculi con gli occhi bendati mentre si divertono giocando a moscacieca.

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Che gli edifici interessati si trovino in zona A di inedificabilità assoluta l’ho già detto e non è il caso di ripeterlo.

Che la procedura di variante urbanistica dell’ambito “RU1- Polo dei servizi Ventimiglia centro” sia ancora nel Limbo lo dico adesso e lo spiego in breve.

Il 3 febbraio 2022 il Consiglio comunale ha approvato le varianti al PUC di tutte e quattro gli ambiti RU di rigenerazione urbana (Centro, Piazza Costituente e zona Lago, Trucco e Roverino).

Il testo normativo e cartografico che il project manager di cui sopra, promosso “esperto urbanista”, ha elaborato col supporto di un in idrogeologo di Alassio e di un ambientalista di Roma è stato pubblicato e su di esso nei 30 giorni successivi è stata presentata una sola osservazione, guarda caso, proprio sul Mercato e firmata dal concessionario del bar Mariano Schiavolini a nome del comitato dei concessionari dei banchi di vendita.

Una frase che copio dal documento dice tutto: “Il concetto di rigenerazione urbana dovrebbe tendere a rinnovare, restaurare e ristrutturare l’esistente senza prevedere la totale demolizione e ricostruzione” e la bozza di come fare per evitarle che accompagna l’osservazione ha ottenuto l’apprezzamento dello stesso Responsabile del procedimento.

E qui i fiduciari dell’ingenuo sindaco e il loro project manager bravo e alla mano che ti fa sentire come in famiglia hanno avuto una seconda botta di culo perché il RUP, [un funzionario tecnico subordinato allo zelante Dirigente di cui sopra, n.d.r.] ha scritto e il Consiglio comunale ha approvato: “Non si concorda in quanto la norma come attualmente disegnata [cioè la demolizione, scavo a -3,60 e ricostruzione, n.d.r.) consente un maggior margine di operatività sul progetto definitivo [compito dell’aggiudicatario dell’appalto, n.d.r.] che ne potrà scaturire, ed inserire ad oggi ulteriori limitazioni [cioè non demolire, n.d.r.] potrebbe rivelarsi controproducente ,[che cazzo vuol dire?, n.d.r.] nelle fasi successive del progetto, che, anche dal punto di vista tecnico, non ha ancora maturato una sua definizione.”

In compenso il RUP è d’accordo, e il Consiglio comunale approva, sull’aumento dal 100% al 170% del plateatico e questo aumenta il carico insediativo, così il 3 ottobre 2022 la Regione Liguria quando scatena su Ventimiglia la tempesta urbanistica e idraulica Alex.2 risparmia dalla bastonata Roverino e mette nel Limbo quello RU2- Polo dei servizi Ventimiglia centro in attesa della ripubblicazione degli atti e delle controdeduzioni del futuro Consiglio comunale.

 

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Resta il fatto che il Mercato è in zona A dove non ci puoi piantare un chiodo.

Resta il fatto che i fiduciari dell’ingenuo Scullino lo sapevano e lo hanno anche scritto nella delibera del mega-progetto da € 16.500.000 di cui € 5.000.000 adesso a carico del PNRR-NextGenerationEU da cominciare a spendere entro maggio 2023.

Resta il fatto che a forza di botte di culo alla fine scopriamo che il culo è di Ventimiglia e dei suoi cittadini.

Resta il fatto che lo sapevano anche a Genova che l’intera faccenda “risulta quindi strettamente condizionata alla futura messa in sicurezza idraulica degli areali su cui ricadono e all’ approvazione delle conseguenti varianti alle cartografie del Piano di Bacino”.

Resta il fatto che la messa in sicurezza non si fa con un opuscolo cartaceo e digitale di calcolo dei tiranti idraulici e di compatibilità che non ferma l’acqua ma con il “MOSE del Roya” che come a Venezia con l’acqua alta in piazza San Marco la fermi, la convogli e l’accompagni al mare.

Tutte cose che con la benda sugli occhi non si vedono quando giochi a mosca cieca e prometti all’elettore medio un fanta-Mercato tutto d’oro e lapislazzuli.